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Immagine del redattorePasquale Castelgrande

Viaggio Elettrizzante in Sicilia

Intraprendere un viaggio in macchina elettrica su un’isola potrebbe sembrarvi un’idea folle?

Provare per credere… Intanto cominciate a viaggiare con questo nostro racconto.

Diventate i perfettI Eco-Viaggiatori, scaricando l’App di Be-Charge se non lo avete ancora fatto,

studiatevi bene l’autonomia della batteria, e scegliete l’Hotel giusto con colonnina di ricarica.

Programmate le soste in base alle distanze che vorrete percorrere con la giusta carica. Fate due calcoli, allacciate le cinture, arrotolate il cavo e via. Curiosi di sapere com’è andata in Sicilia?



Partiamo agevolati con la nostra Tesla Model 3 in quanto all’arrivo abbiamo utilizzato il Supercharger di Catania (che da poco, come quello di Palermo permette la ricarica anche ad altre auto elettriche non marchiate Tesla).

Per tutti, sono presenti numerose colonnine di ricarica pubbliche, pronte a darvi il pieno di energia

green. Grazie all'abbonamento mensile di BeCharge (noi abbiamo scelto il Taglio da 250kWh) ricarichiamo sfruttando roaming e tariffe convenienti in questo periodo difficile di rincari energetici.

Che sia la volta buona quest’anno? Eh si, fino a quando non vedremo questo fatidico ponte sullo stretto, l’unico modo per raggiungere la Sicilia in auto, sarà passare da Villa San Giovanni (Reggio Calabria) dove poter imbarcare in direzione Messina.

volante tesla e traghetto per messina




Ci sono traghetti inquinanti ogni 30 minuti…

Oups. Per compensare le emissioni quando viaggiamo in traghetto decidiamo sempre di piantare un albero.

In alta stagione, utilizzate il Telepass per risparmiare tempo. In bassa stagione acquistando il ticket

andata e ritorno sul posto, è possibile usufruire di uno sconto speciale.



Un tour in senso orario, verso SIRACUSA


Le parole cambiamento e clima vi dicono qualcosa? Ci piace pensare che quest’argomento non sia sempre legato ad un accezione negativa. Qui il clima sempre più caldo e umido ha permesso di introdurre la frutta tropicale; si, avete letto bene, in questa regione, gli agricoltori si sono adattati

al cambiamento, e coltivano anche mango, avocado, banane ed ananas. Pensate che rivoluzione non importare la frutta esotica tramite aereo. Una vera delizia poter gustare questi frutti succosi appena colti dagli alberi.



Il nostro approdo per le prime 2 notti è stato Cassibile presso l'organico farm hotel "La casa di Melo", a 20 min. da Siracusa, immersi nella campagna Siciliana dove respiriamo il profumo intenso delle limonaie. È questa infatti la zona di provenienza del limone femminiello siracusano. Il disciplinare IGP vieta qualsiasi uso di cere e fungicidi, pertanto anche la dolcissima buccia ricca di oli essenziali diventa commestibile.

Se siete amanti del silenzio, del profumo di campagna e dell’aria ricca di salsedine, quest’area fa al caso vostro e quindi fermatevi per una giusta ricarica.

Passeggiate a lungo nel centro storico di Siracusa: ovvero l’Isola di Ortigia. Un piccolo fazzoletto di terra di appena un chilometro quadrato che rappresenta la parte più antica della città.

Qui sorgono alcuni splendidi monumenti che vi consigliamo assolutamente di visitare: il Castello di Maniace di epoca svevo-normanna, il tempio di Atena (eretto nel V secolo a.C.) ed il Duomo di Siracusa edificato nel ‘600 in perfetto stile Barocco.

piazza ortigia di notte

Per tutti i possessori di auto elettrica, è possibile richiedere un contrassegno per parcheggiare ed accedere alla ZTL (leggi la nostra guida) . Da richiedere per tempo in quanto il rilascio va dai 4 giorni ad una settimana.

Non siate pigri però, il metodo più ecologico per visitare questa parte di città è a piedi. Nel

frattempo organizzatevi per ricaricare presso la colonnina situata in Parcheggio del Molo S.

Antonio oppure se avete ottenuto l’ok per la ZTL, utilizzate la colonnina alle spalle dell’Ortea Palace Luxury Hotel.

Appena oltrepassato il ponte pedonale, assaggiate il primo “arancino” del tour elettrico; mi raccomando, rigorosamente al maschile! A Palermo, questa prelibatezza diventa “arancina” (vi farete raccontare la sua storia dagli abitanti del posto). Non mancate di gustare anche la migliore granita alla mandorla della vostra vacanza presso la pasticceria Artale. Ricaricatevi, non ve ne pentirete!


Proseguiamo in direzione della Val di Noto


In poche parole definiamo l’entroterra Siciliano schietto e vero. Questa parte di Sicilia è davvero ben attrezzata. Per esempio, siamo rimasti impressionati dal numero di colonnine di ricarica installate nella cittadina di Ragusa.

Stoppiamo l’auto e scegliamo una stazione di ricarica pubblica vicinissima alla scalinata che

conduce nella parte storica di Ragusa Ibla. Vi consigliamo di arrivarci prima del tramonto per godere dei giochi di luce sulle facciate imponenti di chiese e palazzi, come la Cattedrale di San Giovanni Battista, il Duomo di San Giorgio e Palazzo Zacco, in puro stile barocco Siciliano. Il borgo è elegante e raffinato, nonché ricchissimo di storia.



Nel Borgo di Ragusa potrete apprezzare la tradizione del carretto siciliano… sicuramente il mezzo di trasporto più ecologico della storia…

In siciliano “carrettu” è un mezzo a trazione equina adibito al trasporto merci, in uso in tutto il territorio siciliano dal XIX.  Qui sorge la Bottega storica della Famiglia Cinabro carrettieri da generazioni immemori che mantengono viva questa tradizione artigiana con attività didattiche e collaborazioni con nomi illustri della Moda.

Questa tappa di circa 4 ore, ha permesso di fare il pieno di energia alla nostra macchina,

sgranchirci le gambe nel borgo e godere di una cena con “cucina educata” dai Banchi Ragusa. Si tratta di un forno con cucina dove Ciccio Sultano ha creato un luogo attento e consapevole. Sforna pane e lievitati con farine di grani antichi locali, abbinando le sue ricette tramandate dall’educazione di sua nonna. Non perdete la Parmigiana di Melanzane: da urlo!



Una mattina a Noto, capitale italiana del Barocco, dove perdersi tra le lunghe e sinuose scalinate d’artista del suo centro storico, rappresenta il giusto compromesso per smaltire le prelibatezze

della gastronomia siciliana nella bellezza. Prima di partire, guardatevi il documentario di Netflix Chef’s Table, per un “avant gusto” di com’è andata la nostra pausa presso il Caffè Sicilia.

Non mancate di percorrere il Corso Vittorio Emanuele, di visitare i più importanti monumenti cittadini come la Porta Reale, Palazzo Ducezio e la Chiesa di Santa Chiara. 



Marzamemi, un caratteristico borgo marinaro, famoso per la sua tonnara e per le sue abitazioni in pietra chiara. Un villaggio bellissimo, dove vi sembrerà di essere sul set di un film. È tutto curato nel dettaglio… un’altra dimensione, se paragonato ai paesini vicini, purtroppo molto degradati.

Siamo in bassa stagione e c’è qualcosa nell’aria che sa di over tourism.



Un consiglio da viaggiatori autentici: passeggiate sulle rive del borgo, ammirando dettagli artistici che si offrono alla vista e inseguite gli operai del posto per un’autentica pausa aperitivo a ritmo di Street Food . Ci siamo addentrati nel forno locale, dove la temperatura raggiungeva i 40 gradi, per scegliere una buona scaccia, piatto di origine antica, un rustico simile alla focaccia con diverse farciture; si parte dal pomodoro, alla verdura locale e di stagione per spingerci con la ricotta e salsiccia siciliana.


Verso Sud: Agrigento e la Scala dei Turchi



Un vero paradiso, Agrigento, il suo parco archeologico insieme alle sue colonnine di ricarica “targate” BeCharge: una in via Irmera ed una in via Piersanti Matterella.

In questo meraviglioso lembo di terra è possibile dedicarsi alle attività più disparate: visitare siti archeologici, perdersi nelle bellezze naturalistiche e rilassarsi in complessi termali.

In greco, Akragas, è una città antichissima passata nei secoli sotto differenti dominazioni dai Greci ai Romani, dagli Arabi ai Normanni. Origini che si percepiscono ancora sul territorio, nella cucina, nella gente che abita questa terra.

Il Parco archeologico della Valle dei Templi è grandissimo, quindi attrezzatevi di scarpe da

ginnastica. Le biglietterie sono ubicate in Via Panoramica dei Templi presso il Tempio di Giunone (punto più alto della collina) e in contrada Sant’Anna (via Caduti di Marzabotto) presso la Porta V.

Nelle vicinanze di ogni biglietteria ci sono i parcheggi. Per le auto, la tariffa è fissa e pari a 3 Euro.


Tip: la prima domenica del mese l’ingresso è gratis. Ed è senza saperlo che siamo capitati di domenica. Grazie ai super consigli dal nostro host Andrea.



Noi abbiamo utilizzato la colonnina in via Empedocle per il pieno di energia durante la notte.

Parcheggiata l’auto, vi consigliamo di muovervi a piedi. Su consiglio di Andrea, ci dirigiamo in una fantastica enoteca con vini naturali del territorio e prodotti Slow Food. A due passi dal centro storico, fate tappa da “N’zolia”. Scegliete il tagliere locale con degustazione di formaggio di “capraGirgentana”, l’antica razza autoctona che vive nel Parco della Valle dei Templi e mortadella di asina. Eccezionale!


Se l’aperitivo vi ha aperto l’appetito e volete tuffarvi nell’autentica tradizione agrigentina per cena, prenotate presso “Ex Panificio” un vero e proprio salotto situato su una delle più belle piazze della città e con piatti e servizio ben curati.


Un consiglio per visitare la Scala dei Turchi senza code e farvi “spennare” dal parcheggiatore?

Lasciate gratuitamente l’auto presso Lido Rossello (grazie Andrea), indossate infradito e costume e raggiungete a piedi o a nuoto la fantastica spiaggia per osservare di fronte a voi la bianca scogliera e godere di una visuale insolita. In bassa stagione, la zona è poco frequentata, le spiaggie danno un senso immenso di libertà.

Seguite i consigli della gente locale ;-)



Ah… dimenticavamo, siccome si tratta di una spiaggia non attrezzata, fate scorta di prelibatezze presso qualche rosticceria siciliana per un pic-nic con vista.

Abbiamo proseguito il nostro tour in direzione Trapani imboccando la strada statale, allontanandoci cosi dal Mare. Costeggerete distese infinite di aranceti, quindi un’ottima pausa rinfrescante a

Ribera per gustare una fresca spremuta.



Per quanto ci riguarda, abbiamo fatto un pit-stop presso la colonnina di Via De Gasperi 257 a Sciacca. Approfittate per scendere a piedi verso il porto ed acquistare prodotti provenienti dalle tonnare locali. Noi ci lasciamo coccolare dai colori delle casette dei pescatori affacciate direttamente sul porticciolo, dove abbiamo gustato la più tradizionale granita al limone nello storico

bar Mario.


Dove godere del miglior tramonto in Sicilia ?


Restiamo stregati dai colori della costa in provincia di Trapani. Sarà così anche per voi. Il territorio è intervallato da baie mozzafiato con acqua cristallina e sfumature che vanno dal turchese al blu scuro. Lo scenario di fronte a voi si apre su uno spettacolare panorama delle isole Egadi.

Grazie al roaming di Be Charge utilizziamo la colonnina del lungomare Dante Alighieri durante il nostro soggiorno in un’antica salina; è davvero suggestivo dormire all’interno di un mulino a vento recentemente restaurato.



Merita la salita: da Trapani, raggiungete il Borgo medievale di Erice. Una gita imperdibile, dal gusto autentico. Con la vostra auto elettrica, percorrete la strada panoramica per addentrarvi nel silenzio delle curve in perfetta simbiosi, fino a raggiungere la collina dove ammirare il tramonto sul

Golfo.



Ben quattro colonnine pubbliche a vostra disposizione. Noi abbiamo optato per quella in via Conte

Agostino Pepoli. A pochi passi dalla colonnina troverete l’ingresso nelle mura del borgo oltre al belvedere. In giornate con poca foschia riuscirete ad intravedere dall’alto uno splendido panorama a 360 gradi fino alle antiche saline di Trapani.

Il miglior Cannolo? senz’altro presso la pasticceria Maria Grammatico di Erice. Riconoscibile dalla lunga fila fuori dalla bottega, nonché dal profumo inebriante che invade le vie del borgo. Sapiente

mani confezionano la gioielleria dolciaria con accuratezza e tradizione. Tutte preparazioni o quasi,rigorosamente a base di mandorla e farine locali. Non perdetevi una colazione in terrazza convista, un post pranzo o ancora un caffè dopo cena. La ciliegina è data alla gentilezza e simpatia della famiglia che lo gestisce!



Prenotare una cena ad Erice vi farà ritornare indietro nel tempo; e nel frattempo che la macchina si ricarica, prenotate alla Pentolaccia. Il venerdì è d’obbligo gustare il Cuscus, con pescato locale…

una vera squisitezza. Ed ora che la pancia è tesa e la macchina quasi carica, guadagnate ancora un pò di autonomia nella discesa verso Trapani. Davvero rigenerante!



La Sicilia vera in un mondo antropizzato. Ovvero un tratto di costa naturale ed intatto!

La Riserva Naturale dello Zingaro è stata istituita il 06 maggio 1981 da una legge regionale.

Ciò ha avuto luogo in seguito alle numerose manifestazioni degli anni ’80 in cui un comitato di

circa 2000 cittadini coraggiosi e temerari, protestarono contro la costruzione di una strada nell’ ultimo lembo vergine della costa nord occidentale siciliana.

Una strada che avrebbe dovuto collegare San Vito Lo Capo a Scopello. Attualmente è

percorribile solamente a piedi! Fidatevi, l’escursione merita ed è una vera giornata di relax. A quei cittadini, a nome di Electric-Trips diciamo GRAZIE !



Piccolo rabbocco elettrico dalla turistica ma altrettanto affascinante San Vito lo Capo, da dovefuggiamo in direzione del parcheggio per la partenza dei vari sentieri della Riserva dello Zingaro.

Indossiamo le scarpe da trekking, per addentrarci nella natura. Qui troverete le spiagge e le calette

più belle entrando dal lato Nord (da San Vito lo Capo).

Seguite:

Cala Tonnarella dell’Uzzo (20 Minuti a piedi solo andata)

Cala dell’Uzzo (30 Minuti)

Cala Marinella (1 ora)

Cala Berretta (per quest’ultima dovrete camminare un po’ di più ma ne vale la pena)



La Riserva dello Zingaro è un parco a pagamento: uno scrigno dove tutto è in ordine secondo i ritmi della natura, lontano dai rumori, laddove prevalgono suoni autentici.

Le sette calette localizzate nei sette chilometri di costa si possono raggiungere con una passeggiata dolce. Attenzione a calcolare bene i tempi tra andata e ritorno (il parco chiude alle ore 16.00).


Il viaggio prosegue verso Castellammare del Golfo

La Cittadina si erge attorno al Castello arabo normanno. Se si osserva bene l’edificio si possono scoprire i numerosi cambiamenti che si sono susseguiti nei secoli seguendo le varie dominazioni che si sono alternate sull’isola: anche qui arabi, normanni, avevi e successivamente i signori della città.

In questa parte di territorio le colonnine pubbliche non sono così capillari. Decidiamo pertanto di affidarci ad un Destination Charging e sfruttare la ricarica durante il pernottamento.

L’hotel in cui abbiamo scelto di pernottare si chiama Marina di Petrolo ed alimenta le colonnine di ricarica e l’intera struttura grazie all’energia solare. La coerenza per noi è alla base di tutto.




Relax e passeggiate lungo la riva del mare sono d’obbligo dopo le ore passate in macchina.

Tra i più pregiati d’Italia, e grazie alla vicinanza del generoso Monte Inici, sappiate che nei

ristoranti della zona, potrete assaggiare un eccellente tartufo.

Per gli amanti del pesce fresco, siete sicuramente nel posto giusto!

Concluderete il vostro pasto con la Cassatella di Castellammare: un dolce ibrido a metà tra la

cascatella di Agire ed il cannolo siciliano.


Rotta verso il Capoluogo - Road to PALERMO

Mondello



Il passaggio dal Golfo alla città potrebbe risultare un trauma. Ma niente paura per chi ha ancora nostalgia del mare. Fate come noi, lasciate l’auto in carica presso la colonnina di via Mongibello, noleggiate un monopattino rigorosamente elettrico ed in 5 Minuti arriverete sulla spiaggia preferita dei Palermitani. Il posto giusto per godere ancora della sabbia e del sole caldo.

Acque calde e cristalline insieme a tanto relax! E quando il caldo vi assale, dovrete solo

attraversare la strada per fare un salto in una delle tante gelaterie/pasticcerie per una squisita granita lungomare.

Da Piero invece, assaggerete una delle più buone insalate di polpo, tipiche della tradizione.

L’accoglienza è di casa.

Sopravvivere a Palermo …

Abbiamo pernottato in zona Albergheria. La nostra camera aveva una vista meravigliosa sulla chiesa di San Giovanni degli Eremiti.



In pochi passi raggiungiamo Palazzo dei Normanni, oggi sede dell’Assemblea Regionale. Il palazzo, patrimonio Unesco, è  la più antica residenza reale d'Europa, dimora dei sovrani del Regno di Sicilia e sede imperiale con Federico II e Corrado IV. Molti lo conoscono infatti come Palazzo Reale.

All’entrata del centro storico, un imponente edificio ci dà il benvenuto. Si fondono cupole, torri e merlature, portali e portici, cupolette maiolicate, archi-ponti e una torre campanaria: La cattedrale di Palermo è uno splendore!

E’ altamente consigliato girare a piedi, sopratutto per godere delle numerosi tappe gastronomiche! Ormai ci conoscete, muoversi bene per gustare meglio!



Visitare Ballarò al mattino, risulterà un’esperienza tra il mistico ed il reale. Lo si comprende solo

passeggiando tra le bancarelle del mercato ed i vicoli di questo quartiere!



Sicuramente considerato un erede del suq, che già occupava queste vie durante la dominazione araba e continua ad evocarne le atmosfere. Lasciatevi ipnotizzare dalle “abbanniate”, le cantilene con cui i commercianti offrono le proprie mercanzie, e affidatevi molto all’olfatto per scoprire il più

verace street food Italiano! Il profumo di frittura è indizio di panelle (farina di ceci) appena cotte.

Una nube di fumo, accompagnata da odore di carne annuncia invece che sono in cottura le

“stigghiole” (involtini di interiora).

Assaggiamo il miglior pane con la milza da ‘u vastiddaru vicino al Ficus più grande d’Europa

insieme alle migliori panelle nel quartiere popolare della Vucciria.


Piazza Bellini ci ha colpito per il suo perimetro disegnato da architetture di stili ed epoche diverse e lontane. Qui affacciano la chiesa della Martorana, la chiesa di San Cataldo con le sue cupole rosse, il Monastero di Santa Caterina . Dietro al palazzo delle Aquile si nasconde piazza Pretoria, con la monumentale fontana detta “della vergogna” (secondo leggenda il nome sarebbe dovuto

alle statue di nudo presenti nell’opera, proprio davanti al monastero delle suore di Clausura di Santa Caterina, secondo altri la “vergogna” è riconducibile alla somma spesa per la realizzazione.

La verità sta nel mezzo ? Chissà

La mobilità elettrica a Palermo per noi è stata sinonimo di "anarchia". Gli stalli presenti in centro storico erano perennemente occupati da auto endotermiche ed a nulla sono valse le nostre telefonate alla Polizia Municipale.



Fortunatamente ci spostiamo a piedi, le temperature sono calde e quindi le condizioni sono favorevoli per evitare il battery drain dell’auto.

Facendo tappa nella vicina Cefalù, e senza perdere tempo propendiamo per ricaricare durante un giretto nel centro storico. Anche qui, nulla è lasciato a caso, e l’atmosfera attrae molti turisti da tutto il mondo. La parte costiera della Sicilia è un territorio che sicuramente non ha bisogno di grosse

presentazioni! Alla fine del viaggio, è l’entroterra che attira la nostra curiosità. Sapendo che possiamo fare affidamento alle zone esterne per ricaricare, per non rimanere a secco, ci promettiamo di dare una chance al cuore di questa terra. Per darvi ancora più energia per i vostri prossimi viaggi.



Una regione schiva e vivace al tempo stesso, folklorica e misteriosa, lavica e mutevole; sempre pronta a stupire con le sue mille sfaccettature ed in grado di far innamorare in qualsiasi stagione dell’anno. “L’amore, si sa, sboccia in primavera, scalda il cuore fino all’inverno e d’estate ti fa perdere la testa”.


Come sempre per rivivere un po' di momenti live potete seguirci su Instagram e guardare le nostre stories in evidenza

Buon viaggio !

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